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Stemma di Caiazzo e onorificenze

Descrizione Araldica dello Stemma e benemeriti Caiatini

 

Caratteristiche dello Stemma:

Simboli: Giglio
Colori: Azzurro, Oro, Rosso 

Lo stemma di Caiazzo ha una croce latina rossa bordata di oro, in campo azzurro,  con quattro gigli araldici d'oro ai lati. Sopra la croce vi è una corona di marchese che sormonta lo scudo e, sotto alla corona vi sono due mani che si stringono  ed il motto TA-PRO che probabilmente sta a significare " tangendo prodeunt" ossia  toccando(si) avanzano.

  
Onorificenze:

Caiazzo è un piccolo paese che,  durante la seconda guerra mondiale, subì feroci rappresaglie da parte delle truppe naziste oltre ad un disastroso bombardamento dell'esercito alleato che causarono la morte di numerosi cittadini, tra cui donne e bambini innocenti. Ammirevole esempio di spirito di sacrificio ed amore per la Patria, Caiazzo ha ricevuto la medaglia d'argento al merito civile l' 8 Novembre del 2004.
 
 
Benemeriti Caiatini: 

-  Servilio Aprile, funzionario del municipio e questore della sacra pecunia alimentaria (dava sussidi ai poveri), costruttore del tempio di Venere, patrono di Caiatia a Roma

-  Quinto Gavio in gioventù tribuno dell' VIII legione Augusta nella Germania inferiore, poi patrono di Caiatia, che a sue spese costruì fondamenta e mura del foro (oggi piazza Verdi)

-  G. Gavio Tranquillo alto funzionario in Caiazzo e poi questore della Gallia Narbonense

-  Pier della Vigna, gran protonotario del regno e segretario di Federico II, poi accusato di tradimento, torturato e suicida nel 1249

-  Giovanni da Caiazzo, maestro di S. Tommaso d'Aquino

-  Pietro Alois (1585-Napoli 1667) che pubblicò e commentò gli statuti municipali di Caiazzo

-  Domenico Messeri (1773-1809) dell'Università di Napoli, scrittore di Medicina

-  Nicola Covelli (1790-Napoli 1829) chimico, direttore dei ponti e vie del regno; scoprì la covellite ossia il solfuro di rame esagonale azzurro

-  Loreto Severino (1884-1969), storico e letterato.